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Immagine del redattoreLetizia Capineri

Yorgos Lanthimos

Lanthimos per me è stata una scoperta molto interessante. Di chi si tratta? Yorgos Lanthimos è un esponente del nuovo cinema greco, e i suoi film hanno un animo profondo. Non sono di facile comprensione, hanno bisogno di un'analisi approfondita per comprenderne la portata dei significati. Vedendo i suoi lavori ci troviamo all'interno di un'atmosfera surreale, grottesca e alquanto disturbante. Spesso, guardandoli mi sono chiesta: quanto la psiche dell'uomo può spingere a comportamenti così devianti? Spiegato in questo modo, mi rendo conto che non attira. In realtà la maestria di Lanthimos è proprio quella di saper coniugare questo stato d'angoscia, inadeguatezza e anche distopia in un certo senso, a scenografie pulite, sofisticate e studiate perfettamente anche nella palette dei colori, a personaggi apparentemente normali, ben vestiti un'antitesi al poema tragico che abbiamo di fronte. Perché si è di tragedia che si tratta e i riferimenti ci sono, come nel Sacrificio del Cervo Sacro il riferimento è all'Ifigenia di Euripide, ma in questo caso senza eroi. Ma anche il surrealismo e la psicoanalisi sono una componente forte, libere associazioni, devianze, pulsioni di morte, l'apollineo e il dionisiaco di Nietzsche. L'aspetto più interessante è che tutte queste tematiche, di superba allusività sono una rappresentazione estrema della nostra società. Una società che ci controlla, ci rende degli alienati e che agisce secondo i propri interessi, in modo maniacale e degenerativo. Vi allego i film che ho visto io e che mi hanno fatto innamorare di questo autore:


The Lobster: il mio preferito in assoluto. Questo film riflette sui significati delle relazioni sentimentali e sui ruoli sociali che spesso ci vengono imposti.


















Il Sacrificio del Cervo Sacro: Una famiglia alla fine di un'iter psicologico e angoscioso sarà costretta a prendere una decisione atroce. Anche questo lo ho amato.

















La Favorita: è la storia della regina Anna Stuart e della sua favorita, bhè che dire IRRIVERENTE. Apro una parentesi sui costumi perché sono meravigliosi, seicenteschi ma con un tocco contemporaneo.

















Dogthooth: che tra l'altro ho visto di recente, in quanto in Italia è arrivato undici anni dopo. Se siete sensibili non guardatelo, se The Lobster e Il Sacrificio del Cervo Sacro sono disturbanti, questo è il massimo del perverso. Una famiglia che tiene i tre figli adulti segregati dentro casa, creando una realtà completamente parallela al mondo esterno. Una realtà però malata, assurda inconcepibile per la mente umana.

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